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PAPA BEATO PIO IX
Giovan Maria Mastai-
Papa dal 16 giugno 1846 (il papato più lungo della storia -
"Tanto più ci fu accetta la vita di S. Simone Stock da ter scritta, perchè le mirabili virtù di quest'uomo, e il suo zelo... non solo possono... eccitare al culto di un così grande uomo..., ma fomentare pure e promuovere la devozione e gli ossequi verso la beatissima
Vergine... per mezzo delle stupende testimonianze a lui date dalla Madre di Dio, e specialmente per l'esimio beneficio del Santo Scapolare, a lui concesso per utilità non della sola famiglia carmelitana, ma anche di quegli altri fedeli che volessero onorarla di peculiare venerazione con quell'ordine religioso..."
(Breve del 23.10.1869, per la Vita di S. Simone Stock di A. Mombrun, Bordeaux, 1870)
In una petizione dal Superiore Generale dei Carmelitani a Pio IX nel 1875, il Pontefice è detto "Fratello del S. Scapolare".
Il Pontefice dell'Immacolata, donando un calice prezioso alla chiesa di S. Maria in Traspontina a Roma (retta dai Carmelitani), vi faceva incidere la frase: "Pio IX, Pontefice Massimo, Confratello del Carmine sin dalla sua infanzia".
"Revista Carmelitana" che si pubblicava a Barcellona, in Spagna, avanza l'ipotesi che l'iscrizione di Pio IX alla confraternita del Carmine sia avvenuta a Senigallia (AN), sua città natale. L'attaccamento alla chiesa del Carmine era infatti comune nella famiglia Mastai-
Anche nel convento di Lugo (Forlì), mentre era Vescovo della vicina Imola, gli era riservata una camera: se ne conserva tuttora la coperta, la scrivania e il crocifisso in avorio. Qui conobbe il P. Elia Antonio Alberani (che nel 1865 consacrò Vescovo nel pontificio palazzo del Quirinale a Roma) e il P. Angelo Savini, poi superiore generale dei Carmelitani. La presenza del P. Savini a Roma presso la chiesa di S. Maria in Traspontina, così vicina al Vaticano, spiega le sue visite di "inusitata frequenza" a quella chiesa dei carmelitani. Anche altre chiese, conventi e monasteri carmelitani di clausura furono da lui visitati di persona, come nel 1850 il Santuario del Carmine Maggiore a Napoli e nel 1857 i conventi di Jesi, Lugo, Bologna, Firenze e Ancona.
Angelo Maria Demartis, vescovo carmelitano di Galtelli-