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Celebrazione vigiliare

preghiere carmelitane > liturgia delle ore per la Festa

16 LUGLIO
COMMEMORAZIONE SOLENNE
DELLA BEATA VERGINE MARIA
DEL MONTE CARMELO


CELEBRAZIONE VIGILIARE

  
Antifona
Alla vetta del Carmelo, che è Cristo,
vita del cielo, guidaci, o Maria.

Cantico I  Is 33, 2-10
Signore, sii il nostro braccio ogni mattina

Signore, pietà di noi, *
in te speriamo;
sii il nostro braccio ogni mattina,*
nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.

Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli, *
quando ti levi si disperdono le nazioni.

Si ammucchia la preda
come si ammucchiano le cavallette *
vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.

Eccelso è il Signore poiché dimora lassù; *
egli riempie Sion di diritto e di giustizia.

C'è sicurezza nelle sue leggi, †
ricchezze salutari sono sapienza e scienza; *
il timore di Dio è il suo tesoro.

Ecco gli araldi gridano di fuori, *
i messaggeri di pace piangono amaramente.

Sono deserte le strade, *
non c'è chi passi per la via.
Egli ha violato l'alleanza, ha respinto i testimoni, *
non si è curato di alcuno.

La terra è in lutto e piena di squallore, *
si scolora il Libano e intristisce;
la pianura di Saron è simile a una steppa, *
brulli sono il Basan e il Carmelo.

"Ora mi alzerò", dice il Signore, *
"ora mi innalzerò, ora mi esalterò”.

Cantico II  Is 33, 13-16
Fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio.

Sentiranno i lontani quanto ho fatto, *
sapranno i vicini qual è la mia forza".

Hanno paura in Sion i peccatori, *
lo spavento si è impadronito degli empi.
"Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante? *
Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?".

Chi cammina nella giustizia *
e parla con lealtà,
chi rigetta un guadagno frutto di angherie, *
scuote le mani per non accettare regali,

si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue *
e chiude gli occhi per non vedere il male:

costui abiterà in alto, †
fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, *
gli sarà dato il pane,
avrà l'acqua assicurata.


Cantico III   Sir 36, 11-17   
Ricompensa coloro che sperano in te.

Abbi pietà, Signore,
del popolo chiamato con il tuo nome, *
di Israele che hai trattato come un primogenito.

Abbi pietà della tua città santa, *
di Gerusalemme tua stabile dimora.
Riempi Sion della tua maestà *
il tuo popolo della tua gloria.

Rendi testimonianza alle creature
che sono tue fin dal principio, *
adempi le profezie fatte nel tuo nome.

Ricompensa coloro che sperano in te, *
i tuoi profeti siano degni di fede.
Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,*
secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo.

Sappiano quanti abitano sulla terra *
che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.

Antifona
Alla vetta del Carmelo, che è Cristo,
vita del cielo, guidaci, o Maria.

Vangelo   Lc 1, 39-56
L'anima mia magnifica il Signore

Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rove¬sciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Inno  TE DEUM

Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

[*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

[*] Quest'ultima parte dell'inno si può omettere.


Orazione
O Dio, che hai onorato l'Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la solenne commemorazione, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli e Dio, e vive e regna con te, nell'unita dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

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