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San Giovanni Paolo II Canonizzazione

Testimonianze dei Papi

Ringraziamo il Signore per la canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II.
Ecco come si presentava la facciata di S. Pietro il giorno della Canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, il 27 aprile 2014 (foto da me scattata, perchè ho avuto la grazia di essere presente alla cerimonia)



La sua devozione allo scapolare del Carmine è ben nota e qui sotto si può vedere la reliquia  dello Scapolare indossato da San Giovanni Paolo II, donato alla parrocchia di Santa Maria Regina Mundi dal Cardinale Stanislao Dziwisz, suo ex-segretario.
La reliquia è stata presentata ai fedeli mercoledi 4 maggio 2011 alle ore 18,00 nella Parrocchia (Via A. Barbosi 6 - Roma).

Lo Scapolare si trova ora nella cappella intitolata alla B. Vergine del Carmelo e a San Giovanni Paolo II, in una teca di protezione, creata per l'occasione.

Qui sopra il busto in bronzo del Papa, opera del famoso scultore e incisore medaglista Celestino Giampaoli: fusione fatta dal figlio Marco per la nostra parrocchia. E' collocato nella cappella accanto alla reliquia dello Scapolare.

Qui a fianco il piccolo ricordo che la parrocchia di Santa Maria Regina Mundi ha distribuito mercoledi 4 maggio 2011 alle ore 18,00 in occasione della presentazione della reliquia dello Scapolare indossato da San Giovanni Paolo II, donato alla parrocchia dal Cardinale Stanislao Dziwisz, suo ex-segretario.

Altra testimonianza sulla devozione di San Giovanni Paolo II allo Scapolare del Carmine si trova in questa Intervista a Joaquin Navarro-Valls, su repubblica del 24 aprile 2011

Ci fu però un'altra risposta, un anno dopo la resa sovietica di fronte alla Polonia. In Piazza San Pietro. Il giorno 13 maggio del 1981. Ali Agca.
"La sofferenza era già entrata nella sua vita da anni ma probabilmente quello fu il suo primo incontro, brutale, inaspettato, con il dolore fisico: uomo robusto e sano, non lo aveva davvero mai affrontato. La prima di una serie tremenda di prove".
La corsa all'ospedale Gemelli, destinato a diventare il "Vaticano 2". Il complicato lavoro dei chirurghi sull'intestino, perforato da due dei quattro proiettili sparati dall'aggressore, con colostomia temporanea.
"Era ancora cosciente, sull'ambulanza. Perse i sensi arrivando in ospedale, per la perdita di sangue e il crollo della pressione sanguigna.
Ma riuscì in un momento di lucidità a dire ai medici di lasciargli al collo lo scapolare, il rettangolo di stoffa dei carmelitani dedicato alla Vergine. Fu operato con lo scapolare addosso, quella volta e in tutti gli interventi successivi che dovette subire". Ebbe la certezza dell'intervento provvidenziale, "materno" come lo definì, della Madonna per deviare le pallottole e non colpire organi vitali. Ci fu chi lo accusò di un peccato di superbia, per averlo pensato.
"È esattamente il contrario. Per una persona che ha il senso della totale dedizione alla Madonna, è semmai un riconoscere di aver ricevuto un dono e di avere un debito".


    Il Papa Giovanni Paolo II ha sempre manifestato pubblicamente la sua devozione alla Madonna del Carmine, di cui portava lo Scapolare (l’”abitino”) fin da ragazzo. Il giorno dell’attentato lo scapolare che indossava, sotto la veste bianca papale, rimase insanguinato. Il S. Padre, al ritorno dall’ospedale, chiese ai Padri Carmelitani della Traspontina un nuovo scapolare e mandò un mazzo di rose rosse alla Madonna del Carmine di Traspontina come ringraziamento.
    Ora un suo Scapolare, dono del Cardinale Stanislao Dziwisz, si trova nella Parrocchia romana di S. Maria Regina Mundi a Torrespaccata e viene portato alla venerazione dei fedeli dovunque viene fatta la richiesta.
    Per saperne di più visita la pagina del sito Peregrinatio dello Scapolare e quella dedicata a San Giovanni Paolo II

L’ABBITINO DE PAPA GIOVANNI PAOLO II

E’ stato l’Abbitino benedetto
la prima garza, quella c’ha fermato
er sangue che scoreva giù dar petto
quer giorno che successe l’attentato.

Da quanno ch’eri ancora regazzetto
portavi sempre ar collo intorcinato
sto segno de Maria, der su' affetto,
che co’ le mani sua Lei cià donato.   

Sabbato er giorno suo annasti via:
hai chiuso l’occhi e s’è squarciato er velo.
Te sei aritrovato ‘n compagnia

de l’angeli e li santi su ner celo,
che t’hanno accompagnato da Maria,
la sù ‘n cima a la vetta der Carmelo!


(da "All'ombra der Cuppopone" poesie in dialetto romanesco dedicate agli ultimi tre Papi. 2014. P. Lucio Maria Zappatore)


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