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ROSETO VALFORTORE (FG) 20 -
Per iniziativa e su invito del Parroco Don Antonio De Stefano, la reliquia dello Scapolare della Madonna del Carmine indossato dal B. Giovanni Paolo II è stata a Roseto Valfortore (FG) dal 20 al 22 ottobre 2013.
Domenica 20 la reliquia è stata portata processionalmente in chiesa per la S. Messa delle ore 11. Dopo l'omelia P. Lucio Maria Zappatore, O. Carm., custode della reliquia, presentava il valore e il significato di questa presenza.
Al termine della S. Messa i fedeli che gremivano la chiesa si accostavano per il bacio della reliquia, gesto che si ripeteva al termine di ogni celebrazione.
Nella Messa vespertina delle ore 18,00 P. Lucio Maria Zappatore illustrava il significato della devozione alla Madonna del Carmine, la storia dell'Ordine Carmelitano e si soffermava in particolare sul significato dello Scapolare del Carmine.
La mattinata di lunedi 21 ottobre è stata dedicata alla visita degli anziani e degli ammalati, ai quali è stato portato il conforto della reliquia dello Scapolare, che tutti hanno baciato con grande devozione. Molti hanno tenuto a sottolineare come fin da bambini portassero lo Scapolare del Carmine e molti ci hanno fatto che lo portavano ancora indosso.
La mattinata di martedi 22, festa liturgica del B. Giovanni Paolo II, è stata dedicata ad un incontro spirituale con la fraternità sacerdotale"Militia Christi", di cui fa parte il Parroco Don Antonio, che si è radunata in Troia (FG), dove abbiamo potuto visitare anche la antica Cattedrale dell'XI secolo, con uno splendido rosone.
La S. Messa vespertina, con la liturgia della festa del B. Giovanni Paolo II, concludeva le celebrazioni. Durante l'omelia P. Lucio sottolineava la grande devozione del Beato verso la Madonna del Carmine, di cui portò ininterrottamente lo scapolare fin dalla sua giovinezza; scapolare che rimase insanguinato il giorno dell'attentato e che il Papa volle portare anche in sala operatoria.
Da queste pagine giunga il ringraziamento a Don Antonio e alla sua comunità per la squisita accoglienza che hanno riservato a me e al mio accompagnatore, il signor Ercole Del Monte, in quei giorni della nostra permanenza a Roseto Valfortore: ci hanno riempito di attnezioni e di premure, dimostrando davvero una grande amicizia e ospitalità.