mater decor carmeli

speciale protezione; quindi dopo cinquant'anni la Beata Vergine apparve pure al sommo Pontefice Giovanni XXII, e gli notificò molte indulgenze, che essa aveva impetrate da Gesù Cristo suo figlio per i fratelli e le sorelle dell'Ordine Carmelitano, indulgenze che lo stesso Pontefice promulgò per il giorno 3 marzo dell'anno 1322. E questo è quello che si chiama Privilegio Sabatino, per la ragione che porteremo in seguito; e lo stesso si dice sia stato confermato successivamente dai Sommi Pontefici Clemente VII, Pio V e Gregorio XIII... Si dice che la beata Vergine, dando al Beato Simone lo Scapolare, abbia detto: "Questo sarà per te, e per tutti i Carmelitani, un privilegio: chi morrà con questo non patirà il fuoco eterno"... E crediamo che la visione sia vera, e che come vera si debba ritenere da tutti... Di questa visione si fa menzione nel breviario romano...".
"E' consono con questo decreto (il decreto "Sapientissimus" di Paolo V) quanto si trova nelle seconde lezioni dell'ufficio, nel breviario romano. Infatti in esse si legge che le anime dei fedeli, che siano stati iscritti nella società dello Scapolare, ed abbiano praticato le pie opere che in  essa sono prescritte, cadute nelle fiamme del purgatorio, saranno aiutate dalla beata Vergine perchè liberate di lì quanto prima, possano volare al cielo: a tutte queste cose tuttavia si aggiunge questa frase: "come si crede piamente". Quindi poichè sono state superate, sia con sapienti argomenti di uomini dotti, sia per decreto del romano Pontefice, tutte quelle cose che potevano creare difficoltà, tanto riguardo alla visione di S. Simone Stock, come alla Bolla Sabatina; inoltre mentre erano più accese le controversie, nessuno ha mai osato riprovare il culto verso la Beata Vergine del Monte Carmelo, che i romani Pontefici hanno arricchito di tante e così singolari indulgenze; ed infine poichè Dio ha compiuto, per intercessione della beata Vergine, molti miracoli in favore di quelli che praticano questa pia devozione; deve stimarsi in errore chi nega che questa pratica di portare devotamente lo scapolare mariano non sia stata arricchita di molte grazie dai romani Pontefici, e comprovata pure da molti divini benefizi".
De Festis D.N.J.C. et B. Mariae V., lib. II, cap.VI nn. 4,6,8,10